INSEGNANTI


Somatic into Contact Improvisation
5 – 11 giugno 2025

Different somatic methods an explore how they can influence our dance. Reaviling different possibilities/qualities of movement and bringing new awareness in our Contact Improvisation practice.

Antoine Ragot (FR)

Intensive

"Open arms" exploring potential for connection in C.I.

Altamente percettivi e profondamente comunicativi, le nostre braccia e mani ci guideranno in un viaggio di contact-improvvisation tridimensionale, interattivo e dinamico. Antoine ti inviterà a partecipare in un ambiente di danza collaborativo e immersivo, arricchito da esperienze somatiche, pratiche guidate, e partiture improvvisate. Insieme creeremo uno spazio in cui la ricerca sul movimento e l’anatomia esperienziale si fondono, offrendo una comprensione più profonda del corpo in movimento. Insieme ci immergeremo nelle connessioni miofasciali delle braccia, nel busto e nell’addome, scoprendo intricati schemi coordinativi.

Questo workshop è aperto per tutti i livelli, compresi quelli nuovi alla contact improvisation.

È un’opportunità per interagire con altri esseri umani in uno spirito di curiosità e gioia, per (ri)scoprire e sfidare noi stessi e per sviluppare precisione e fiducia nella qualità della condivisione del peso. E chi lo sa? Potresti anche trovarti momentaneamente a prendere un volo!

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Ka Rustler (GER)

Intensive

Dancing Pathways_ Connecting Body, Mind & Space

Fin dall’inizio, le nostre cellule e il nostro sistema nervoso sono in costante comunicazione, formando le fondamenta del nostro movimento e della nostra risposta al mondo. 

Questo workshop vi invita a esplorare e approfondire la vostra comprensione del percorso che fa il sistema nervoso, della sua connessione con i nostri neurotrasmettitori e del dialogo continuo tra percezione e sensazione.

Attraverso la lente della Contact Improvisation, esploreremo i nostri percorsi neurali, favorendo uno stato di prontezza per il movimento e la capacità di scelta

. Ci addentreremo nell’interazione tra ambienti interni ed esterni, plasmando ed essendo plasmati attraverso il movimento e le dinamiche spaziali. Questa pratica affina riflessi e sensi, coltivando una consapevolezza essenziale per il processo di improvvisazione. Ci concentreremo sul calmarci attraverso tessuti specifici e reti somatiche ascoltando profondamente la danza che sorge dentro noi stess*, le/i nostr* partner e il gruppo creando uno spazio sicuro e nutriente in cui ogni partecipante si senta veramente visto, ascoltato e supportato.

Attingendo alla mia ricerca personale e ai metodi distintivi e pratici di sviluppo del materiale, integro i principi del Body-Mind Centering® e altri metodi somatici con la Contact Improvisation. Questo approccio collega pratiche creative e strutturali, lavoro pratico, tempo da soli e di riflessione invitando nuovi terreni fisici. Insieme, espanderemo il nostro immaginario dinamico e scopriremo la bellezza dell’espressione nei nostri stati emotivi e fisici. Danzare lungo questi percorsi in evoluzione nutre creatività, chiarezza e intuizione, arricchendo l’interazione tra corpo, mente e spazio. Qui, il corpo diventa mentale e la mente incarnata.

 

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Hugh Stanier

Classes

Contatto somatico: ascoltare la danza.

Ci prenderemo il nostro tempo per rallentare e da questo spazio sintonizzarci con le sottili sfumature che consentono una comunicazione più chiara e profonda all’interno della danza. Il delicato scorrimento della fascia che indica la direzione del movimento, sintonizzarsi sul respiro del partner per “ascoltare” la sua intenzione e attendere insieme nell’immobilità per consentire alla danza di sorgere dalla vostra connessione condivisa. Queste sono alcune delle idee e dei principi che esploreremo nelle sessioni. Stabilire uno spazio di pazienza e permesso che dia fiducia a noi stessi, ai nostri partner di ballo e sentire più pienamente la natura dell’improvvisazione in connessione. Ciò può portare a una danza più intensamente fisica con un alto livello di sintonia.

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NiKola Jankovic (SRB)

Morning Classes

Cultivating Wholeness - Feldenkrais Awareness Through Movement

Benvenuto alla sessione mattutina di sintonizzazione del Metodo Feldenkrais, progettata per risvegliare il tuo essere e prepararti a fluire durante la giornata con più facilità.
Esploreremo movimenti delicati ma potenti che collegano il corpo dalla testa ai piedi, coltivando un profondo senso di integrazione e completezza.

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Francesca Cervellino (IT)

Morning Classes

Qi gong /Taijiquan

Le classi saranno un’occasione di avvicinamento ai principi della tradizione delle arti marziali interne cinesi. Attraverso pratiche statiche e dinamiche entreremo in contatto con il nostro respiro, Qi, il soffio vitale, per accrescere e far fluire liberamente la nostra energia vitale nei canali energetici di tutto il corpo. Il Qi Gong anticamente denominato Yang Sheng Fa, letteralmente metodo per nutrire la vita, è una pratica corporea basata sull’integrazione di movimento, meditazione, respiro e sensazione e ha come scopo principale il mantenimento della salute e il raggiungimento della longevità. Ma è anche la base per tutti gli stili marziali interni cinesi in quanto migliora la coordinazione, il radicamento, la resistenza e ha un effetto calmante sul sistema nervoso.

Studieremo i fondamenti del Taijiquan grazie a sequenze nello spazio, lavori di contatto a coppie e studio delle forme tradizionali per migliorare la propriocezione, la qualità del tocco e l’attenzione/intenzione mentale.

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Jonathan Brussolo (ARG/MEX)

Classes

"Nessuno sa cosa può fare un corpo"

Prendendo questa frase di Espinoza e la sua idea del corpo come potere illimitato.

Sono interessato a condividere ricerche provenienti da diversi approcci somatici e in relazione alla Contact Improvisation.

Esplorare le qualità delle sensazioni che vengono risvegliate mobilitando strutture specifiche e comprendere le connessioni anatomiche che si verificano durante il movimento e la danza.

Il corpo ha un sistema di autoregolazione e organizzazione che può essere una forza per la danza.

Lasciare che il corpo faccia ciò che sa meglio che cercare di forzarlo in qualsiasi direzione, facendo affidamento sulla propria intelligenza intrinseca.

Ciò che mi muovo e sento si risveglia.

Ciò che sento nel mio corpo diventa presente.

La danza come stato di presenza dall’individuale al relazionale.

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INSEGNANTI


Contact Improvisation Festival
14 – 20 giugno 2025

A space where to dive deep, studying-researching-dancing!

Charlie Morrisey (UK)

Intensive

Continued Adventures of the Apple

This workshop continues to explore noticing how it feels to move, be moved and move in relation to the ever changing forces and environments that Contact Improvisation proposes.
We will notice how we notice, and question how we expand our range of what we can become aware of as we move – on our own and with other bodies in space.
The materials we will work are in dialogue with, and draw inspiration and instruction from, Steve Paxton’s Material for the Spine, Lisa Nelson’s Tuning Scores and my own researches in movement, performance and teaching.We will fall and rise, and pour and expand; and float and fly; tumble and suspend; twist and curve – we will make experiments in what it means to exist as small bodies in relation the larger body of the earth, and play with how that relationship provides the conditions for a vast realm of simple and complex movement to occur.
Our moving will be supported by anatomical maps and pathways to explore; experiments in physical/imaginative/sensational interactions; and by scores that open spaces for full-bodied/minded dancing to happen.

We will work with the mind of the body and the body of the mind in all of their imaginative and physical fullness, and continue the adventures of the apple that falls, and rolls and rises again.

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K.J. Holmes (USA)

Intensive

“What is my body doing when I am not conscious of it?” (Steve Paxton)

Questo workshop vuole onorare la pratica create dal danzatore Steve Paxton (1939-2024). Entreremo abilmente nei principi di base della forma di Contact Improvisation da lui iniziata nel 1972, e del suo Material for the Spine, iniziato nel 1986. “Forme per sensazioni e sensi” (Steve Paxton), queste lezioni offriranno agli studenti l’opportunità di approfondire entra nello studio di base della fisica e delle forze ecologiche che i ballerini sperimentano mentre si muovono in relazione tra loro e con se stessi. Ci impegneremo con il corpo nello spazio sferico per improvvisare in solista, in duo e con la classe come ensemble. Man mano che approfondiamo la disciplina della pratica, evolveremo il processo come strumenti per ballare per testimoniare come diamo senso all’essere QUI. Giocando con la cronosfera e le spirali di tempo, spazio e peso, esploreremo ciò che ha detto Steve: “La danza è l’arte di avere luogo. L’improvvisazione trova quei posti.” Le fonti includeranno molti degli scritti di Steve e ciò che scopriamo nelle nostre pratiche insieme in questa forma d’arte vivente.

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Carla Marazzato (IT)

Classes

STORMO

La lezione inizierà con un lavoro di ascolto corporeo attraversando gli elementi base della CI: trasferimento di peso, fluidità, equilibrio, fiducia, propriocezione, relazione con il pavimento, prontezza nel cambio improvviso; fino ad andare al risveglio di un’esplorazione personale che si può agire in relazione con gli altri e con lo spazio circostante, per arrivare ad una danza che non è ‘prevista’, che si fa al momento, che si crea insieme. In particolare verrà esplorato il lavoro Stormo, un metodo da me
creato, partendo dalla ricerca sul concetto della ‘risonanza’ in fisica quantistica. Secondo questa legge ogni corpo possiede proprietà vibrazionali tali per cui se nell’ambiente si attiva una specifica
vibrazione, solo chi è in grado di captarla inizierà a vibrare all’unisono con essa. Come agisce nei corpi in movimento questa legge?
Nello stormo il gruppo si riconosce. Come gli uccelli nell’aria o come pesci nell’acqua.
Il gruppo, in una pratica costante, mette all’interno di se stesso un linguaggio gestuale con una modalità di ascolto che, come nelle leggi della fisica quantistica, si può chiamare “mettersi in fase” o
“mettersi in risonanza”. Questo significa riuscire ad interagire sempre con elementi differenti, in un dialogo che viene costruito grazie alla sovrapposizione di scelte personali che vengono accolte
dal gruppo, trasformate nel momento e ampliate fino a farle diventare un racconto estemporaneo.

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Paula Zacharías (ARG)

Classes

Maps of the imagination

This workshop proposes an exploration of the body as a space of observation, perception
and composition in movement. From Contact Improvisation, it integrates influences from Butoh, audiovisual language and the Alexander Technique as tools to explore the states of attention and presence, between weight, balance, space and other ways of inhabiting the body and its transformations. Through practices inspired by Lisa Nelsons Tuning Scores, we will work on the senses and their connections with the edition of movement in relation to its environment and other bodies. A space to refine perception, expand the support and open new layers of improvisation in dialogue with the imagination.

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Adrianna Michalska (PL/IN)

Classes

Polarità della danza

Partendo dalla pratica di abilità che salvaguardano il corpo nell’atterraggio, nel sopportare il peso e nell’organizzazione della struttura nelle transizioni, ricercheremo collettivamente idee di sfida ludica l’uno con l’altro per creare situazioni sorprendenti che allenino corpi vigili, attenti e reattivi. Costruiremo e decostruiremo schemi di movimento per arricchire e ravvivare continuamente lo spirito di improvvisazione. Attraverso le qualità di rinculo e rimbalzo genereremo plasticità nel corpo e contemporaneamente consentiremo l’esplorazione della sorpresa, del reindirizzamento, dell’imprevedibilità del ballerino superiore e inferiore, del movimento vivo e imprevisto mentre balliamo con gli altri.
Ispirato ai principi della Contact Improvisation e della Capoeira.
Queste sessioni sono adatte sia ai principianti che ai praticanti esperti, che desiderano sperimentare e sviluppare la propria pratica.

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Jonathan Brussolo (ARG/MEX)

Classes

Forze relazionali

“Il corpo è un mistero mosso da forze tangibili e intangibili”.
Queste forze possono avere origine nell’interazione con gli altri, nella relazione con lo spazio e nella memoria e vitalità dei nostri tessuti e cellule.
Inizieremo esplorazioni che ci consentiranno di entrare in contatto con le informazioni che nascono dalla pelle verso l’interno, abitando gli universi interni che registriamo attraverso le “sensazioni” e che in qualche modo potrebbero essere la porta d’accesso alla fisicità, nonché un potere di esplorazione durante la danza.
Sfruttando il potere del “sentire” per esplorare diverse dinamiche relazionali e basandosi sui principi del Contact improvisation.

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INSEGNANTI


Contact Improvisation into Performance
19 – 23 giugno 2024

We will research the performative aspect of CI, that has been part of this dance form since its origin. We will investigate finding tools to experience a creative process that will be celebrate with a final performance.

Charlie Morrisey (UK)

Intensive

Moving, Seeing and Being Seen

This workshop will explore relationships between seeing and being seen in motion. It will work from the physical bases of perception to explore how our seeing supports our action and vice versa.

We will shift between different ways of working with our physical senses as we move – seeing, listening and feeling – alone and together with others. We will observe ourselves and other people in action, through physical and spatial touch, and we’ll explore what we mean when we think of performance – whether it is something more concerned with the doing, showing, or being in communication – or something else altogether.

We will use improvisational scores and practices to explore different ways in which movement arises and is developed through interaction, and we will play with ways in which we invite being seen in that process. We will question how we might engage with being seen as a means of supporting and amplifying the substance and materiality of our actions.

The work is fed by Charlie’s work with Steve Paxton’s Material For the Spine as a resource for and approach to thinking movement, and with Lisa Nelson’s Tuning Scores as tools for group composition. The workshop is also fed by his studies and research in performance, composition and different approaches to body/mind relationships.
This workshop will be an opportunity to dive into an intensive few days of expanded moving and performing practice where perception, action, and the firing of our imaginations will be our materials

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K.J. Holmes (USA)

Intensive

Fall…and fall again better : Theater of the Body

Parafrasando una citazione del drammaturgo Samuel Beckett, questo workshop approfondirà la propria relazione con il Soma attraverso la pratica dell’esecuzione nella Contact Improvisation. Soma (come in Somatica) in latino significa il corpo. In sanscrito è il nettare degli dei. Il luogo in cui ci incontriamo è nel gioco tra fatti e finzioni. Questo è il luogo della nostra grande immaginazione. Questo workshop sarà un ingresso nel carattere/qualità fisiologiche e poetiche del corpo-mente passando dalla pratica alla performance. Viaggiando dalla fisica del corpo che si muove in relazione alle forze terrene e agli altri alla testimonianza attiva l’uno dell’altro, creeremo una danza che promuoverà la nostra esperienza di contact improvisation in un’espressione della nostra umanità.

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Italy Contact Fest