INSEGNANTI


Somatic into Contact Improvisation
3 – 9 giugno 2024

Different somatic methods an explore how they can influence our dance. Reaviling different possibilities/qualities of movement and bringing new awareness in our Contact Improvisation practice.

Artem Markov (RU)

Intensivo

Embryology of central axis

Nella contact improvisation siamo abituati a giocare con la caduta dell’asse centrale, chiamata small dance. La caduta dell’asse verticale è uno dei principali strumenti che danno inizio al movimento nello spazio.

Negli approcci somatici basati sul BMC (Body-Mind Centering), utilizziamo il materiale dello sviluppo embrionale umano per vedere come si coltivano dentro di noi nuove forme e nuove possibilità di movimento. In questo intensivo esploreremo come le tecniche corporee regressive possono espandere il nostro potenziale di movimento nei duetti di CI.

Forma e movimento sono contenitori inseparabili.

Ma cosa succederebbe se l’asse verticale non fosse la prima struttura organizzativa ad apparire nel corpo? Giocheremo con diversi assi e direzioni di movimento. Inoltre impareremo a riconoscere la direzione del movimento, il vettore del movimento. In un certo senso, questa direzione può anche essere chiamata asse.

Possiamo permettere al movimento di fluire attraverso tutto il nostro corpo e navigare sulle onde del movimento? Sì, cercheremo di impegnarci in questo.

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Maria Mora Alcolea (ES)

Class and body-work

Continuum

La fascia è la sostanza che collega ogni parte del nostro corpo , un mega-sistema integrato che garantisce continuità e propone collaborazioni e relazioni. Continue. La fascia è la sostanza che collega ogni parte del nostro corpo a ogni altra parte, un mega-sistema integrato che garantisce continuità e propone collaborazione e relazioni. Propongo di osservare alcune caratteristiche essenziali della fascia per generare un’immagine che ci accompagnerà per indirizzare la nostra attenzione verso l’ascolto del nostro tessuto connettivo. Parleremo di modi di toccare e usare il tatto, una mano che si connette con un corpo e lo spazio per ascoltare e supportare l’ascolto. Tocchi diversi stimolano aspetti diversi della fascia e quindi diverse qualità di movimento. La danza e l’entrata nel linguaggio della Contact Improvisation avverrà attraverso una maniera di connettersi con ritmi più lenti dell’esistenza, invitandoci ad aprire la percezione verso l’infinito, siamo pelle verso l’interno. Ci invito ad entrare in uno stato in cui condividiamo la forma della lingua e in cui la CI emerge, da un profondo ascolto interiore e che questo si lascia sorprendere e viene deformato dalla qualità caotica ed elastica della fascia e dal rapporto con altri corpi.

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Juan Francisco Posse (AR/ES)

Class and body-work

Curious Listening

Cosa accadrebbe se ascoltassi in silenzio tutto ciò che si muove dentro di me e lasciassi che questo diventasse una danza? Come posso appoggiare tutto il mio peso a terra senza opporre resistenza? Posso sentire come un piccolo movimento influisce sul resto del mio corpo? Posso comunicare con la terra attraverso la danza con l’altro, con gli altri? Con queste e altre domande fisiche risveglieremo un ascolto curioso nella nostra danza individuale e collettiva, consapevoli che tutto ciò che accade nello spazio conta, contribuisce, influenza, come se quello spazio fosse un corpo, il mio corpo e ogni movimento che avviene in esso, muove un’altra parte e io la osservo, mi lascio influenzare, ne approfitto, la incorporo nella mia danza. Con questi focus passeremo da una danza individuale a una danza più collettiva e aperta.

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Francesca Cervellino (IT)

Morning classes

Qi Gong / Taijiquan

Le classi saranno un’occasione di avvicinamento ai principi della tradizione delle arti marziali interne cinesi. Attraverso pratiche statiche e dinamiche entreremo in contatto con il nostro respiro, Qi, il soffio vitale, per accrescere e far fluire liberamente la nostra energia vitale nei canali energetici di tutto il corpo. Il Qi Gong anticamente denominato Yang Sheng Fa, letteralmente metodo per nutrire la vita, è una pratica corporea basata sull’integrazione di movimento, meditazione, respiro e sensazione e ha come scopo principale il mantenimento della salute e il raggiungimento della longevità. Ma è anche la base per tutti gli stili marziali interni cinesi in quanto migliora la coordinazione, il radicamento, la resistenza e ha un effetto calmante sul sistema nervoso.

Studieremo i fondamenti del Taijiquan grazie a sequenze nello spazio, lavori di contatto a coppie e studio delle forme tradizionali per migliorare la propriocezione, la qualità del tocco e l’attenzione/intenzione mentale.

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Simonetta Alessandri (IT)

Intensivo

Sensing into the emerging of new dancing – Feldenkrais & Contact Improvisation

Sono interessata a condividere la mia ricerca in corso sull’influenza del Metodo Feldenkrais

sulla pratica della Contact Improvisation, concentrandoci su aspetti quali facilità, equilibrio, instabilità, gravità, sicurezza, libertà, creatività.

Con il Metodo Feldenkrais rivolgiamo la nostra attenzione alle sensazioni interne, senza giudizio. Riconoscendo l’intelligenza del corpo e curiosi/e di nuove possibilità, identifichiamo abitudini e chiariamo le scelte per promuovere efficienza, libertà e un senso di agio che coinvolgono tutti/e noi stessi/e Questo modo specifico di sintonizzarsi con ciò che stiamo vivendo ci porta al momento presente, trovando un senso di interezza dell’essere che mira a relazionarsi con l’ambiente e con gli altri. Lavorare con un partner migliora ulteriormente questo processo; mentre ci impegniamo con il tatto e il peso, troveremo una percezione piu dettagliata nella lettura e nella comunicazione con il nostro partner.

Sperimenteremo anche modelli di movimento specifici del Feldenkrais per sostenere i principi della Contact Improvisation, in particolare: controbilanciamento, caduta in spirali, connessione da centro a centro, presa e volo. Metteremo in discussione le nostre abitudini e i nostri schemi abituali nella Contact Improvisation. Ciò può emergere perché siamo pienamente nel momento presente o a causa del movimento rimodellato che normalmente avviene con Feldenkrais.

Il senso di disinvoltura ed efficienza, nutrito dalla curiosità, ci consentirà di vedere il vocabolario della CI da un’altra prospettiva, che porterà più divertimento, ringiovanimento e autenticità all’emergere di nuove danze.

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Carola Robles (PE)

Morning classes

Aikido

La parola AIKIDO può essere tradotta come “la via per unificare tutta la nostra energia interiore”, ma anche “la via dell’armonia con le forze e i principi della natura”.

L’Aikido è un’arte marziale giapponese che utilizza lo slancio e la forza di un attacco per sbilanciare la persona e portarla ad una proiezione nello spazio o all’immobilizzazione in modo armonioso. In queste pratiche mattutine eseguiremo esercizi di respirazione, lavoreremo con l’energia e il centro come luogo di incontro con il nostro sé interiore, la terra e il cielo. Ci concentreremo sul risveglio di un corpo vibrante e pacifico, sull’apertura del cuore e sul nutrimento dello spirito.

Attraverso dinamiche in coppia, praticheremo movimenti e gesti di tutto il corpo che ricerca l’intenzione adeguata alla situazione, con sincerità e l’esercizio del distacco dall’ego in ogni incontro o caduta.

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INSEGNANTI


Contact Improvisation Festival
12 – 18 giugno 2024

A space where to dive deep, studying-researching-dancing!

Catalin Diaconu (RO)

Classe

Don’t jump to conclusions. Dance!

Mi interessano i modi per affinare l’attenzione, per diventare più precisi nella lettura delle sfumature, e focalizzati su ciò che realmente accade momento per momento, nella danza; cercando di perdere i piani e i percorsi “conosciuti” mentre danziamo, per stimolare la creatività e invitare le nostre menti a funzionare più come un curioso ricercatore. Quindi ti invito ad unirti a me nell’esplorare modi per affinare la “risoluzione” e il livello di dettagli che percepiamo nel movimento e nell’immobilità.

Partendo dalla piccola danza osserveremo i più piccoli riflessi del corpo per mantenere la posizione verticale. Poi, permettendo e assecondando questi riflessi, vedremo il nostro corpo iniziare a muoversi quasi da solo, senza troppe ambizioni e aspettative fisse. Lo trasformeremo in un’esplorazione su come generare movimento e su come possiamo trovare un equilibrio tra fare e permettere.

A volte è utile allenarsi all’interno di una forma fissa, diciamo un lift, o un esercizio di body-surf, solo per mantenere la mente rilassata, perché “sa” cosa sta succedendo, dandole allo stesso tempo, l’opportunità di diventare curioso di provare altre possibilità e profondità. Lo svantaggio di questa “strategia” di apprendimento è che può trascinarci nella creazione di abitudini parassitarie e successivamente portarci alla noia e/o ad anticipare il movimento successivo senza prestare molta attenzione. Quindi, dopo esserci addestrati in questo modo, potremmo aver bisogno di lasciare da parte gli schemi e lasciare che sia il principio che sta dietro ad essi a guidarci. Per questo abbiamo bisogno della nostra piena attenzione, svegli e quanto più possibile nel momento presente, e non dimentichiamo che si tratta di ascoltare e concentrarsi sulla danza. Allora proviamo modelli diversi, balliamo e scopriamo insieme dove ci porterà questo viaggio!

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Edoardo Sgambato (IT)

Classe

Not a Dance Form

“Se la Contact Improvisation è l’atto fisico di porre una domanda sulla propria circostanza presente, allora il lavoro è sempre espansivo e ha applicazioni per ballare ben oltre la manifestazione dell’interazione del duetto”. Daniele Lepkoff

Durante le lezioni ci concentreremo sulla nostra esperienza cinestetica dei principi essenziali del movimento. Esploreremo gli strumenti che permettono al nostro corpo di accedere ad uno stato di apertura percettiva. Ci eserciteremo a “disfare” delicatamente e gradualmente gli schemi cinestetici che ci impediscono di lasciare che il peso si riversi sulla superficie che sostiene le nostre strutture. Inviteremo un atteggiamento cinestetico di rispetto e prontezza che ci permetta di essere aperti all’emergenza, capaci di sorpresa e liberi di rispondere in modi nuovi e familiari. Cercheremo di considerare la Contact Improvisation come una pratica somatica trasformativa; una pratica che consente lo sviluppo di una consapevolezza cinestetica della realtà corporea; una pratica lavorativa quotidiana che affronta la qualità del nostro impegno vissuto, con noi stessi, con il mondo e con gli altri.

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Sole Medina (CL)

Classe

E.C.H.O.E.S.

Un invito a immergerci in quello [spazio-tempo] di muoverci insieme .

Partendo dall’idea del trattamento del peso, provocheremo mobilità che ci permetteranno di affrontare lo smarrimento irrimediabile di un corpo e la sua caduta.

Ci avvicineremo a certi fenomeni fisici per pensare ed espandere la questione del tatto, del contatto e dei riverberi che colpiscono la pelle in quegli incontri e gli immaginari che ci provoca a muoverli.

Da nozioni sferiche attiveremo il retro come caduta gioiosa e la sua potenza curva in movimento, navigando intorno ai sistemi che regolano il nostro equilibrio, con il desiderio di stimolare le abilità sensoriali che ci permettono di improvvisare… lavorando in duetti – trio e formazioni collettive per agitare danze inaspettate, giocose e agili. Sentire l’e-collisione; tra l’eco, la coincidenza e l’impatto. La sospensione e il volo dalla casuale congiunzione del tempo, dell’incerto e del presente come realtà di ciò che accade.

-Percepire-muovere-spostare saranno azioni per organizzare i materiali che emergono dai corpi, amplificando i sistemi di sensazione e azione, inerzia e flusso, ripetizione e differenza, imitazione e creazione, automatismo e variazione.

Penseremo il corpo con quella capacità mutante, per stimolare le immagini che si svelano, la sua morfologia, il suo immaginario selvaggio al fine di rendere possibile il gioco creativo e risvegliare lo stato vivente di comporre-muovere-rischiare insieme ad altri.

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Chris Aiken (US)

Intensivo

The Tuning Effect

Our aim in this workshop is to develop the focused, playful attention that leads to inspired dancing.  We will begin with the idea that physical learning and intelligence are available to anyone willing to engage in mindful practice.  Contact improvisation creates many opportunities for developing sensitivity and movement skill through the language of touch, movement, and shared support.  Participants will be presented with specific exercises designed to develop the skills of mobile support, changing levels, functional pathways, and alignment.  We will develop the syntax of touch, tone, and physical resistance as a vehicle for becoming ready to move, creating safe boundaries, and developing creative movement possibilities.  We will consider how the dancing unfolds when our emphasis is on following one another, causing it only a little.

A throughline of our practice will include subtle questioning of the assumptions we hold about CI.  We will consider how we can grow ourselves and the form to discover new possibilities for being together that are playful, respectful, and inclusive.

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Otto Ramstad (US/NO)

Intensivo

Material for the Spine into Contact Improvisation

“With Material For the Spine, I was interested in alloying a technical approach to improvisational results. It is a system for exploring the interior and exterior muscles of the back. It aims to bring the light of consciousness to the dark side of the body, that is, the sides not much self-seen, and to submit sensations to the mind for consideration.” Steve Paxton

Material For the Spine concentrates accumulated knowledges from Paxton’s study of walking, Contact Improvisation and Aikido practice to explore the movement possibilities in the spine and the connections between the head, pelvis, and vertebrae. This solo practice is a meditative study of a series of exercises, body puzzles and ideokinetic imagery. These sensations can also be used as a palette for improvisation. What happens when we put this material from contact back into contact?

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Carola Robles (PE)

Classe

The Sense of Unity

In queste classi ci prenderemo tempo per immergerci dentro e fuori. Porteremo l’attenzione nell’incontro dei corpi ai confini della pelle, nella permeabilità dei tessuti interni, nelle migrazioni cellulari e nelle micro resistenze. Essere in contatto come invito a modulare il tono, spostare il peso e impegnarsi con la globalità che siamo. Condividendo il peso, metteremo in pratica l’azione di resistere come cedimento nel tempo e espansione continua che può avvenire simultaneamente, aprendo percorsi affinché la danza emerga in duetti, trii e conformazioni più ampie. Studieremo le forze opposte per mettere in discussione le sfumature del rifiuto o del senso di separazione nella pratica della resistenza, dando al corpo l’opportunità di attraversare diversi livelli di comprensione e riverberi.

Dilataremo il tempo per ascoltare le possibili direzioni in gioco, da quelle sottili a quelle più evidenti, per apprezzare l’elasticità della resistenza nei tessuti, nella struttura e nella conduzione dell’energia.

L’invito sarà quello di accettare un percorso, o meglio, curvare le tensioni, attutirle, sostenere e modellare i percorsi mutevoli e inaspettati. In queste esplorazioni incarneremo ossa, spirali, condensando, espandendo e muovendo lo spazio. Semplici esercizi di connessione e relazione per unire le nostre parti e sperimentare l’integrità. Possiamo ritornare al senso di unità?

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INSEGNANTI


Contact Improvisation into Performance
19 – 23 giugno 2024

We will research the performative aspect of CI, that has been part of this dance form since its origin. We will investigate finding tools to experience a creative process that will be celebrate with a final performance.

Olive Bieringa (NZ/NO) & Otto Ramstad (US/NO)

16 hours

Ecosomatic practice / BodyCartography

In questo workshop incontreremo ed esploreremo le pratiche ecosomatiche per vivere e morire insieme su una terra danneggiata. Insieme praticheremo il vivere, respirare, muoverci, percepire, digerire, morire e decomporci per aiutarci a percepire maggiormente l’intera scala delle sensibilità e delle intelligenze dentro di noi, l’umano e il non umano, gli spazi in trasformazione, il prima e dopo. Questi esperimenti somatici saranno il catalizzatore per la creazione di nuovi formati per esperienze di performance per un pubblico radicato nella partecipazione collettiva all’ambiente naturale.

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Chris Aiken (US)

16 hours

Causing it Only a Little: An Approach to CI and Performance

In this workshop we will explore the potential of contact improvisation to be practiced within a performance context. We will consider strategies for expanding our awareness to enjoy the possibilities of tuning to the kinetic melody of weight, flow, suspension and image. We will seek dances that invite the relational potential of allowing ourselves to be witnessed and engaged with by others and the space itself. We will explore how to weave together resonance and action as we explore and shape our experience. We will consider how to allow the dance to happen, causing it only a little.

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Italy Contact Fest