Elisa Ghion

Elisa Ghion

Danzatrice e inisegnante di contact improvisation, improvvisatrice, interessata alle discipline somatiche e alla capacità del corpo di esprimersi, essendo corpo. Dal 2005 studia e insegna Contact Improvisation in Italia e all’estero, integrando aspetti di anatomia esperienziale, Feldenkrais, Bioenergetica e improvvisazione. Nel 2015 fonda il duo “In remoto”. Progetto nato dall’incontro tra la danza e l’architettura, la cui ricerca si basa sul concetto di abitare. Un luogo, un corpo, uno stato. Nello stesso anno comincia la collaborazione con Associazione Takla per la produzione di incontri di ricerca sul tema dell’improvvisazione radicale multidisciplinare. Collabora con diversi corsi di teatro, integrando il lavoro dell’attore con percorsi di esplorazione sul corpo come generatore di narrazioni, prima ancora della parola. Collabora alla divulgazione della Contact Improvisation, fa parte di un gruppo permanente di ricerca sull’improvvisazione e la relazione tra corpi e ambiente. Dal 2017 è operatrice presso la scuola di #IntegrazioneFasciale(www.integrazionefasciale.it). Nel 2018 fonda l’associazione CorPoetica, realtà interessata a indagare il corpo e il movimento come strumento artistico di crescita personale, consapevolezza e buona salute.


La respirazione è una delle attività fondamentali di ogni essere vivente.

È un processo automatico, governato dal sistema nervoso autonomo. Quindi, per fortuna, non dobbiamo pensare al respirare per continuare a farlo.Tuttavia una grande quantità di eventi e situazioni può influenzare il nostro respiro, riducendo la sua capacità di fluire liberamente, di scambiare con l’ambiente e di essere un supporto efficace per la nostra vita quotidiana.Quando ci troviamo in condizioni di potenziale pericolo, reale o percepito, il nostro sistema ortosimpatico attiva una serie di reazioni protettive. L’inibizione del flusso respiratorio è uno di questi. Una ridotta ossigenazione e la tensione muscolare rendono il nostro sistema meno ricettivo e meno capace di gestire il pericolo, o più semplicemente, l’inaspettato. Inizieremo  con alcune pratiche per aprire il nostro corpo al flusso respiratorio. Osserveremo come l’inspirazione e l’espirazione possono diventare strumenti per aumentare e rilassare il tono del nostro corpo, osservando come questa modulazione informa il nostro movimento in solo, in relazione allo spazio tridimensionale. Nella dinamica di danza in relazione di contatto esploreremo come il dialogo tra respiro, modulazione del tono e interazione con lo spazio, può aprire la porta allo scambio di peso dinamico e organico, in un continuo gioco tra il sostenere e l’essere sostenuto, con la leggerezza e la potenza racchiusa in un atto respiratorio. Questo lavoro attinge ad alcune nozioni di pranayama e di Bioenergetica, strumenti utili per avere una comprensione più profonda su come il respiro gioca un ruolo fondamentale nel modellare il nostro corpo, dirigere il nostro peso e aumentare la nostra consapevolezza di sé. Conoscenze base di CI sono benvenute per partecipare a questa classe.

Condividi: