Laura Hicks (CAN) – classe 6 h

Laura Hicks (CA/GE) è una performer, creatrice e insegnante di danza contemporanea e improvvisazione.
Laura è impegnata in una pratica artistica che indaga la consapevolezza e la percezione, coltiva la curiosità per gli schemi motori e per l’intenzione, e usa strumenti relazionati all’immagine, allo stato e alla voce. Il suo lavoro è ispirato dallo studio e dall’amore per l’improvvisazione e la CI, dai Fondamentali di Bartenieff, dall’anatomia funzionale, dal teatro fisico e dalla danza contemporanea. Il suo insegnamento della contact è fortemente influenzato da Peter Bingham mentre attinge anche dalle esperienze con Chris Aiken, Andrew Hardwood, Nina Martin e altri. Recentemente Laura ha completato il MA in Educazione della Danza Contemporanea (Francoforte) focalizzando la sua ricerca sull’improvvisazione in relazione allo stato e al condizionamento (come inteso nella filosofia contemporanea).
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Yelding: indicazioni per “fare meno” e a volte fare di più
In campo somatico, “yielding” si riferisce di solito a una qualità del corpo che permette l’esperienza della gravità. Non tanto pesantezza, quanto un cedere alla sensazione del peso e usarla come base per il movimento. La parola, però, viene anche usata per parlare di accordo. E’ l’idea di dare il via a qualcosa (i segnali stradali chiedono alle macchine di lasciar passare i pedoni) o essere ben disposti. In ingegneria è anche usata per riferirsi alla risposta di un materiale allo stress, quando il punto di movimento o di massima elasticità viene raggiunto si chiama “yelding point”. Usando l’idea di “yielding” esploreremo la gioia della gravità e le sensazioni fisiche di cedere alla gravità, momentum o rolling point, mentre amplieremo anche la gamma di approcci a ciò che chiamiamo “dire sì”, “yield” a un indicazione, un’intenzione, una condizione.
“Yielding” può essere un percorso per muoversi a partire dalla sensazione e dal flusso, o anche per espandere il ruolo improvvisativo della danza offrendoci un approccio per compiere scelte. Domande che potremmo esplorare saranno: come posso fare meno e seguire di più? Cosa sto includendo nella danza e cosa sto filtrando?