Hugo Leonardo

Il danzatore Hugo Leonardo è fondatore e organizzatore dell’EmConTato, il festival di Contact Improvvisazione di Bahia, dove ha insegnato negli ultimi 10 anni. Contemporaneamente partecipa e collabora alla rete braziliana di eventi in relazione con la Contact Improvisation. PhD in Performing Arts e Master in Danza alla Federal University of Bahia (UFBA), autore dei libri (solo in portoghese) “Poetics of Opportunity: choreographic structures open to improvisation” and “Shared Dishabituation: contact improvisation, a game of dance and vertigo”. Al momento si occupa della creazione di un Istituto che si occupi di investigazione creativa sotto il concetto di “arte e autonomia”, in un’area rurale vicino Chapada Diamantina National Park, a Bahia, Brasile.
Presence as the fuel of dancing
La percezione chiede una qualità di presenza che potremo indicare come un tipo di “energia”. Prendiamo in considerazione questa immagine, una specie di carburante che muove la percezione (ci divertiamo chiamandola percezione?). Mi interrogo circa la potenza di questa energia nella danza. In particolare come e quando la danza accumula questa “sorgente di potere personale” o quando la brucia disperdendola. Forse la danza può apparire sia nella pratica della concentrazione che nella dispersione di questa energia (un “potere delle presenza”), muovendo la percezione e l’esperienza in entrambe le direzioni.
Potremmo dire che il danzatore, in particolare l’improvvisatore, gestisce questa mergia per costruire e muoversi nella sua poetica. L aparticolarità della Contact Improvisation è fare tutto ciò con strategie per una complicità di esperienza. Tutto ciò riguarda un approccio tecnico-poetico della danza e dell’improvvisazione, interessato più nelle “impressioni” che “nell’esprimersi”.